lunedì 21 maggio 2012

SUL COCUZZOLO DEL MONTAGNANA

      220 BIKER INVADONO CALESTANO PER LA PRIMA EDIZIONE
 UN SUCCESSO PER LA MONTAGNANA GOLD MTB RACE
SARGENTI DOMINA IN CAMPO MASCHILE, CARBONI E CERATI FRA LE DONNE
 ECCELLENTE ORGANIZZAZIONE DEL TEAM LA VERDE

Montagnana Gold Mtb Race, questo il nome di una nuova splendida gara di mountain bike disputata a Calestano ed organizzata dal Team La Verde in collaborazione con l’amministrazione comunale locale. La prova, inserita nel calendario del Comitato provinciale Acsi settore ciclismo di Parma, ha visto al via duecentoventi atleti provenienti da diverse regioni italiane. Questo nonostante il maltempo e il terremoto (per le vittime del quale, come per quella dell’attentato di Brindisi, è stato osservato un minuto di silenzio prima del via) abbiano tenuto lontano almeno un altro centinaio di partecipanti già iscritti.

La partenza

Peccato che a causa della foschia prima e di un acquazzone poi i corridori non siano riusciti a godere appieno di un percorso e di panorami che nulla da invidiare hanno a quelli di località alpine più celebrate. Trentasette chilometri, oltre millecinquecento metri di dislivello e nel nome della manifestazione quello della località geografica cruciale di un impegnativo tracciato, ossia il Monte Montagnana, sulla cui vetta a 1312 metri di altitudine era collocato il Gran premio della montagna. Qui, seppur leggermente sgranati, transitavano in testa il modenese Massimo Sargenti, il parmense Matteo Balduini e il bolognese Daniele Fabbri, i quali dopo aver valicato anche

Matteo Balduini (2° assoluto)

 il Monte Vitello (mt. 1052), seconda asperità di giornata, si compattavano nella discesa conclusiva giungendo nell’ordine al traguardo. Per Sargenti (categoria M 3), vittoria assoluta; per Balduini successo nella categoria Elite davanti allo stesso Fabbri.


Il vincitore Massimo Sargenti con la Miss Chiara, Elisabetta Carboni (1° MW) e Mariangela Cerati (1° Open F)

Sugli scudi anche altri parmensi, soprattutto Salvatore Ferraro, alfiere del team organizzatore, che ha colto un’eccellente vittoria nella categoria M 1.

Salvatore Ferraro (1° categoria M 1) sul podio

Successo anche per la felinese Mariangela Cerati, prima assoluta in campo femminile. Da segnalare inoltre diverse ottime prestazioni per altri biker ducali. A partire da Massimiliano Donati brillante secondo negli M 4 dietro al bolognese Fabrizo Camaggi;  Luigi Caiazza terzo nei già citati M 1, così come Matteo Abati negli M 2 e Giuseppe Bazzoni negli M 6, categorie vinte rispettivamente dai piacentini del Lugagnano Offroad Massimo Ghisoni e Francesco Ferrari.

Ghisoni e Ferrari (Lugagnano Offroad) sul podio degli M 2 e M 6

Nelle MW si impone la modenese Elisabetta Carboni davanti alla conterranea Erika Gianni e alla parmense Anna Celenta. Nella categoria Junior femminile successo per Maria Giulia Boccellari seguita dalla Fosca Vezzulli entrambe del team piacentino Hard Rock Merida, mentre in campo maschile prevale il loro compagno Hamzalija Tokmic, atleta italiano, ma di origini bosniache. L’esperto e plurivittorioso modenese Massimo Cavalli, undicesimo assoluto con un tempo inferiore alle due ore di gara, domina la categoria M 5, mentre il giovanissimo dilettante toscano Matteo Pesci, unico atleta di questa fascia, si aggiudica la Open maschile.

LINK CLASSIFICHE: http://it.scribd.com/doc/94440430

sabato 19 maggio 2012

LA CORSA ALL'ORO

No, non sarà certo quella del Klondike di fine Ottocento, ma la "Montagnana Gold Mtb Race" che si correrà domani è uno degli eventi a diciotto carati di questa stagione del x-country parmense e nazionale. Gara tutta nuova, sorta sulle ceneri della Winter Cup, nasce dalla fantasia e dalla passione del Team La Verde e per l'Acsi, ente di riferimento dell'equipe parmense, è un vero e proprio fiore all'occhiello.


Assolutamente da segnalare l'inserimento nell'importante circuito dell'Emilia-Romagna Cup di cui rappresenta la quarta tappa dopo Tabiano Bike, Bianello Bike e Graspalonga. L'appuntamento è a Calestano (capoluogo della media Val Baganza a circa 30 chilometri da Parma), con ingresso in griglia alle 9 e partenza alle 9,30. Per saperne di più abbiamo chiesto lumi ad uno degli ideatori della manifestazione,  Gianfranco Alfieri, dirigente del Team La Verde. "Si tratta di un tracciato in linea di trentotto chilometri con piu di 1460 metri di dislivello - spiega Alfieri -  che attraversa alcune caratteristiche borgate della zona come Vigolone, Linara, Ravarano, Signatico e Canesano." Un percorso che si snoda sia in Val Baganza sia, seppur per un breve tratto, in Val Parma. "Il gpm, dopo una salita di circa sette chilometri conduce  sul Monte Montagnana - prosegue Alfieri - e regalerà una splendida veduta su tutto il territorio ed ai primi uomo e donna a transitare in vetta un bellissimo paio di occhiali Oakley."

Il panorama dalla vetta del Montagnana

Successivamente, una discesa di otto chilometri conduce all'arrivo dove ci sarà un rinfresco con pasta, porchetta e vino per tutti. "Per finire - conclude Alfieri - si potrà fare un giro nel centro storico di Calestano dove si terrà la fiera con bancarelle lungo tutto il borgo."

IL TEST

Verso il Montagnana.
Giovedì noi di Parma X-Country siamo andati a testare il percorso della Montagnana Gold Mtb Race. Giornata ventilata, ma con un sole spettacolare. Terreno in ottime condizioni. Tracciato segnalato alla perfezione. Partenza da Calestano su asfalto in direzione Ravarano. Dopo un paio di chilometri secca svolta a sinistra seguendo l'indicazione Vigolone.

Panorama dalla salita di Vigolone

Qui inizia un'arcigna salita sempre su asfalto di quattro chilometri, caratterizzata da alcuni tornanti, che conduce dai 400 di altitudine del capoluogo ai 900 metri sul livello del mare della frazione. Salita piu' da stradisti scalatori che da biker, costantemente intorno al 10%. Giunti nell'abitato di Vigolone si prende a sinistra per la Fonte di San Giovanni, ulteriore rampa secca in asfalto poi quasi subito svolta a destra. Si entra su una mulattiera che si ricollega in discesa ad una strada ghiaiata che giunge alle case di Linara.

L'abitato di Vigolone

Molto prima, però, si devia a sinistra in un single track che si inoltra in costa nel bosco. Dopo circa un chilometro, brusca svolta a sinistra dove inizia una micidiale rampa lungo una mulattiera "lastricata" di pietre. Pochi ettometri ma durissimi, poi le pendenze si fanno meno aspre e ci si immette nella lunga strada ghiaiata che in alcuni chilometri a pendenza costante ma abbastanza pedalabili conducono verso la sommità del Monte Montagnana.

La lunga carrozzabile ghiaiata verso il Montagnana

Il Gpm.
A sorpresa, cosa assai deprecabile dal punto di vista di chi ama il fuoristrada, verso la vetta si incontra un tratto asfaltato che termina in prossimità di una sbarra (aperta), oltrepassata la quale si entra nel bosco per sbucare poi in una radura dove, ad oltre 1300 metri  di quota, culmina il tracciato e dov'è collocato il primo ristoro.

Verso Signatico.
Scollinamento e svolta a sinistra. Lunga e veloce discesa verso la Val Parma in direzione Signatico. Il primo tratto nel bosco, la seconda parte, invece lungo una mulattiera.

La mulattiera per Signatico
Fin qui il percorso non ha offerto particolari difficoltà tecniche. La discesa è abbastanza agevole, ma soprattutto i discesisti più spinti devono comunque fare attenzione a non eccedere con la velocità perchè il fondo, costituito da ciottoli di marna e argilla,  può risultare in alcune curve abbastanza instabile.
In breve si giunge a Signatico, paese reso quasi "fantasma" da una storica frana. Passiamo in un centro che appare pressoché deserto, con case semiabbandonate, in un'atmosfera quasi irreale.

Sulla via del ritorno, o quasi...
La strada torna ad essere in asfalto e, quasi pianeggiante, si dirige verso il Valico di Monte Prandone, un passo che collega la media Val Parma con Calestano, il cui tratto più elevato è stato bitumato solo in anni recenti. Giunti al valico, dov'è collocato il secondo ristoro, invece di scendere alla frazione di Canesano sulla carrozzabile, si prende a sinistra e vi si arriva attraverso una mulattiera.

Canesano

Monte Vitello.
Chilometri percorsi: venticinque. Alla tabella di marcia ne mancano all'appello almeno dodici. Se si scende subito a Calestano, al massimo se ne percorrono sette o otto. Dove sono gli altri? Presto detto. Con un'inversione ad U, la strada fa ritorno, ovviamente in direzione opposta alla precedente, verso il Valico di Monte Prandone. In vetta, nuova svolta a sinistra verso i prati che conducono al Monte Vitello. Tutto bene, tranne l'unico lungo prato in verticale che conduce alla sua cima. Se fosse soltanto erba bassa pigiando a fondo sui pedali non ci sarebbero problemi, ma purtroppo bisogna incanalarsi dentro i solchi creati col terreno molle dalle jeep e quindi la stabilità diventa faticosa e, almeno per noi, è stato necessario mettere piede a terra e spingere per un centinaio abbondante di metri.

La picchiata su Calestano.
Inizia l'ultima e più lunga discesa che porta al traguardo. E' una discesa piuttosto articolata e per la quale vale il discorso fatto per la precedente, in più vi sono due brevi tratti tecnici in cui occorre maggiore attenzione. Articolata perchè transita attraverso cespuglieti, boschetti, una pineta, attraversa due volte la strada che collega Calestano con il menzionato Canesano e Alpicella e infine immette sul largo viale urbano dove sarà collocato l'arco di arrivo, dopo (al nostro computer di bordo) trentasette entusiasmanti chilometri. In gara sarà difficile poter guardarsi intorno, ma nel corso della ricognizione vi garantiamo che abbiamo potuto godere di alcuni scorci che danno a questa gara un carattere più simile a quello di una prova che si svolge sulle Alpi, piuttosto che sull'Appennino Parmense. Come direbbe in francese la Guida Michelin: vaut le voyage. Per la Montagnana Gold Mtb Race,  il viaggio vale davvero la pena. Buon divertimento, biker! Ci  risentiamo prossimamente, a ruote grasse ferme.

lunedì 14 maggio 2012

VENDEMMIA ECCELLENTE

Vendemmia eccellente, ossia splendida vittoria (la seconda stagionale) per Mariangela Cerati alla Graspalonga disputata ieri a Castelvetro di Modena. La forte biker parmense, portacolori del Team Colnago Arreghini Farbe Sudtirol mette a segno uno straordinario tris nella gara modenese. Dopo la disavventura della “Da Piazza a Piazza” di cui abbiamo raccontato nei giorni scorsi, Mariangela si è presentata agguerritissima in una gara che ama particolarmente, mettendo in fila tutte le principali avversarie. Pressoché unito nelle prime battute di gara il gruppo femminile delle migliori, comprendente oltre alla Cerati l’altra parmense Cecilia Negra (Pedale Fidentino), Antonella Incristi (Ki.Co Bike Ermetic), Chiara Selva (Spezzotto Bike Team) ed Ernestina Frosini  (Kona Paradise), atleta che aveva sorpreso la parmense nella gara svoltasi a Prato domenica 6 maggio. 

Le protagoniste della Graspalonga ( a sinistra Mariangela Cerati, a destra Cecilia Negra)
foto tratta da Pianeta Mtb

Poi la Cerati ha rotto gli indugi e ha aperto il gas, prendendo il largo nonostante un percorso non propriamente adatto alle sue caratteristiche, dovuto alle modifiche operate dagli organizzatori a causa dell’allarme meteo del sabato. “Sono partita con le gambe ancora appesantite dalla marathon di Prato - rivela Mariangela Cerati - tant’ che pensavo ad una gara sulle difensive anche perché per me era difficile fare la differenza dato che molti tratti tecnici sono stati giocoforza sostituiti con passaggi su asfalto che non è esattamente il mio terreno preferito.”  Per fortuna che è stato così…altrimenti le avversarie avrebbero incassato ben più dei quattro minuti di vantaggio con i quali Mariangela, leader della categoria Open F, è transitata trionfalmente sotto l’arco del traguardo in due ore, otto primi e diciannove secondi. Comunque per Antonella Incristi, giunta seconda, la soddisfazione di indossare la maglia di leader attuale nella classifica della categoraia MW degli IMA.

Leader IMA Scapin (foto Pianeta Mtb)

Terza la Frosini, davanti alla Selva autrice di un’ottima seconda parte di gara e ad una tenace Cecilia Negra che va a conquistare un magnifico quinto posto. In campo maschile vittoria di Johnny Cattaneo (Full Dynamix) che con un attacco da finisseur ha preceduto Francesco Casagrande (Cicli Taddei) rimasto in testa per quasi tutta la gara. Encomiabile il lavoro organizzativo della Mtb Turbolenti. Gara importante anche in chiave regionale in quanto inserita nell’Emilia-Romagna Cup, di cui ha rappresentato la terza prova. La quarta, domenica prossima a Calestano con la Montagnana Golden Race, manifestazione della quale nei prossimi giorni forniremo tutti i dettagli, compreso un nostro test sul tracciato. Restate connessi.

domenica 13 maggio 2012

SOTTO TORCHIO

Fine aprile e inizio maggio con un’alternanza di giornate caratterizzate da temperature estive e, viceversa, da improvvise burrasche che ricordano più la stagione autunnale stanno mettendo a dura prova i biker, compresa la “nostra” Mariangela Cerati reduce dalla seconda tappa del circuito IMA mtb Awards. Si è trattato della marathon di 94 chilometri "Da Piazza a Piazza" disputata a Prato, sotto al diluvio, in condizioni estreme.

"Da Piazza a Piazza" 2012 (foto tratta da solobike.it)

La forte biker parmense che difende i colori del Team Colnago Arreghini Sudtirol ha tagliato il traguardo convinta di essere prima. Subito dopo, l'amara sorpresa nel constatare che a vincere era stata la sua avversaria Ernestina Frosini (Team Kona Paradise). "Tutti sul percorso mi dicevano che ero in testa con un gran vantaggio, ingannati pure loro come me - confessa Mariangela - quindi ho finito la gara in tranquillità ignara di quello che mi aspettava...".
Mentre in campo maschile l'ex professionista su strada Francesco Casagrande rompeva la catena quando era in testa e la stessa sorte toccava a Mirko Celestino, consegnando di fatto la vittoria ad un altro big della mtb come il faentino Jader Zoli, la Cerati, dopo la Tiliment si avviava a vincere anche questa prova. Ecco però il colpo di scena che ha portato al successo la Frosini. "A causa del fango che ci ha reso indistinguibili non l'ho riconosciuta - spiega la Cerati - e così non ho nemmeno provato a difendere la posizione perdendo per soli due minuti." Tuttavia Mariangela la prende con filosofia, facendo tesoro della disavventura per il futuro. Un futuro che è già l'oggi con l'impegno a spremere ad uno ad uno tutti gli acini della propria energia, così come quelli dell'uva lambrusco che si lega al simbolo e al nome della Graspalonga in programma a Castelvetro di Modena.


Prova per la quale è scattato, ennesimo di questo inizio di stagione, l'allarme meteo che ha costretto gli organizzatori del Mtb Turbolenti a varare modifiche sostanziali al tracciato. Noi, ovviamente, nonostante il maltempo, attendiamo buone notizie sul versante Mariangela Cerati.
Cambiando discorso, giusto per tenere sotto torchio anche i nostri lettori, pubblichiamo di seguito tutto il restante calendario della stagione x-country parmense, finalmente aperto a tutti dopo il recentissimo accordo che vede l'Acsi rientrare a buon diritto nella Consulta Nazionale Ciclismo. E domenica 20 maggio si ricomincia con una corsa davvero speciale, di cui ci occuperemo in settimana in sede di presentazione, ossia la prima edizione della Montagnana Golden Race che vede la fantastica organizzazione del Team La Verde di Parma.

venerdì 4 maggio 2012

APPUNTAMENTO A VARSI

Domenica 6 maggio nuovo appuntamento, versante Uisp, per i biker agonisti e per gli escursionisti con la settima edizione della "Varsi Bike". Purtroppo, per le note vicende della Consulta Nazionale del ciclismo, gli atleti con tesserino Acsi o Udace non saranno ammessi. Lo stesso dicasi per gli escursionisti, perchè a differenza di quanto avvenuto nelle due tappe del RampiParma Acsi o di altre manifestazioni Uisp, nelle quali l’organizzazione ha provveduto a stipulare un’assicurazione giornaliera con copertura anche per i partecipanti non tesserati, la società Varsi Bike ha scelto di non operare in tal senso. Quindi, l’escursione sarà aperta ai soli tesserati, sia Uisp sia  appartenenti a enti riconosciuti dalla C.N.C.


giovedì 3 maggio 2012

QUEI DURI DEL SUPERENDURO

Nonostante il nome dato al blog, come promesso, non ci occupiamo e non ci occuperemo soltanto di XC, ma di mtb a 360°. Questa volta è con grande piacere che parliamo di una disciplina del gravity (per chi non lo sapesse è il nome che comprende tutte le specialità inerenti la discesa) in fortissima... ascesa sia di partecipazione che di popolarità, ossia il Superenduro. Lo facciamo grazie alle notizie forniteci da Gian Luca Pinardi, team manager del settore all’interno del Mangusta Bike Team di Parma. Finalmente anche la nostra provincia è diventata terra di Superenduro con ben tre prove su cinque dell’Emilia Enduro Cup.


La prima, già disputata una decina di giorni fa a Bedonia, e la seconda a Schia svoltasi il 25 aprile. Nemmeno le pessime condizioni meteo (vento forte e freddo), che sicuramente non invogliavano a partecipare, hanno bloccato questa nuova affascinante challenge. A detta dei “temerari” presenti la manifestazione è stata fantastica grazie all’ottima organizzazione del Mangusta Bike Team. Percorsi gara eccellenti e panorami stupendi sono stati gli ingredienti per la riuscita di questo evento. La gara si è svolta su due tracciati che avevano in comune la partenza e l’arrivo.


Molto suggestivo poi il trasferimento pedalato, mai eccessivamente faticoso, che dalla zona paddock portava direttamente al Corno di Caneto, parte del massiccio del Monte Caio che dall’alto dei suoi 1584 metri di altitudine domina la località sciistica di Schia, attraversando boschi, piste e crinali, dando la possibilità ai concorrenti di apprezzare la bellezza di un  vastissimo orizzonte. Per la cronaca il dominatore assoluto è stato Emiliano Gualerzi (figlio del compianto Amos, storico presidente del comitato Udace di Reggio Emilia e infaticabile organizzatore, uno dei primi a credere nelle potenzialità della mtb) del Team MTB 4 Colli, vincitore quindi anche della categoria E3, che ha preceduto di pochissimo i due agguerriti bikers del Mangusta Bike Team Paolo Gelati e Bruno Becchi, tutti atleti conosciuti in ambito di Superenduro nazionale.


Il podio con Emiliano Gualerzi

Da segnalare anche l’ottima prestazione del giovanissimo Simone Medici, quarto assoluto e primo nella categoria E1 davanti a Michele Pinardi del Mangusta Bike Team. Infine vincitori delle restanti categorie sono stati Francesco Menozzi del Team Ezio Bike, sodalizio organizzatore della prima prova, nella categoria E2 e Sandro Simon del Mangusta Bike Team nella categoria E4. Mentre redigiamo queste note, siamo in attesa dei risultati della terza e quarta tappa disputate rispettivamente il 29 aprile e il 1° maggio a Ciano d’Enza e a Santa Maria del Taro. Prova conclusiva il 13 maggio a Monte Duro di Casina, nel reggiano.

Parma X-Country ringrazia A.Teggi-Foto One.it per la gentile concessione delle immagini utilizzate in questa pagina.